Questa è una sezione dedicata agli aggiornamenti in essere sulla via Bibulca. Il libro edito da Artestampa "La via Bibulca :da Modena a San Pellegrino attraverso la via del Secchia" descrive un percorso che purtroppo dopo neppure un anno, deve già registrare delle modifiche, dopo due, queste modifiche sono leggermente aumentate. Il libro è quindi diventato un compendio storico di quello che fu la strada da Modena a San Pellegrino in Alpe: Gli ultimi 36 km, da Ponte Dolo fino in cima, sono rimasti inalterati e consultabili nel libro, cosi' come il tratto Pescale - Saltino. Il territorio soffre di quelle fragilità che sono sempre state le sue spine nel fianco, e gli straordinari eventi metereologici del maggio 2023 e giugno 2024, non hanno di certo aiutato le cose. Ogni frana, smottamento, chiusura, deviazione, riapertura o miglioramenti ai fini della sicurezza, verrà segnalata su questa pagina e su quella Facebook. Alcuni tratti antichi della via Bibulca sono ancora chiusi o poco agibili: questa sezione intende segnalare anche l'eventuale apertura di tali tratti. A differenza del libro la partenza del percorso su questo sito avviene da Sassuolo, e ciò per molteplici ragioni. La prima ragione è relativa al fatto che la strada da Modena a Sassuolo non è priva di criticità riguardo alla sicurezza del viandante. Ciò consiglerebbe di passare dal sentiero Natura Secchia, ma le sue condizioni strutturali sono critiche: il fiume porta via porzioni di sentiero, si sono registrati episodi di spaccio e di criminalità. E poi c'è il discorso storico: Sassuolo è documentato essere il luogo dove la via Bibulca arrivava dalla montagna. Nel testo "Storia di Sassuolo: dalle origini alla Signoria dei Pio" di Rosanna Piacentini ed Elena Rotelli, si legge che la podesteria di Castellarano aveva i diritti e doveri sulla Via Bibulca fino a Braida (un quartiere di Sassuolo). Come ultimo elemento che mi suggerisce Sassuolo come naturale partenza della via Bibulca, c'è la sua posizione geografica; il paese apre la valle del Secchia, quella valle che ha avuto nella via Bibulca la sua strada verso l'alto Tirrenio. Inoltre in questo sito troverete una traccia unica del percorso, dato che in questi due anni è maturata la consapevolezza della valorizzazione di un percorso solo, che meglio identificasse la via Bibulca nel suo contesto storico e nel suo essere cammino contemporaneo con le esigenze di vive nel territorio.
Per motivi di sicurezza la uscita da Sassuolo è stata definitivamente modificata rispetto. Niente più via Montanara, ma si transita assieme alla via Vandelli lungo il sentiero natura Secchia, che in questo tratto è molto più bello e sicuro, che porterà fino a Pescale dove si innesterà con il sentiero CAI 564.
Nel percorso all'interno del comune di Palagano il sentiero è irrimediabilmente perduto (frana giugno 2024) e quindi si arriverà alla località del il Mogno attraverso il sentiero 574 da via Ducale fino a Dignatica. Da qui si sale su asfalto tenendo la destra su via Casola. Si passa il bosco fino ad arrivare ad un piccolo agglomerato e si gira a sinistra. Avanti 200 m e si gira in discesa a destra su via Mogno. Dopo mezzo km si arriva a Casa Golino e si tiene la destra fino in fondo alla strada dove si ritorna sul percorso presente sul libro.
Attenzione all'attraversamento della statale 486 R in località Ponte Dolo in uscita da "La Piana", dove la curva toglie visibilità e non c'è presenza di marciapiedi. Per lo stesso motivo segnalo i seguenti punti: dal ponte del Rossenna lungo via Valrossenna fino a Saltino; salendo da i Vaironi e il ritorno sulla provinciale fino a Serradimigni; attraversamento della provinciale dopo la discesa dal Prateggio in direzione Tolara; dopo la discesa dal Terminaccio fino a Colle delle Vescie e dopo la discesa da quest'ultimo fino a Pietravolta.
Segnalo la ripidità del tratto che, scendendo dal Prateggio, introduce sulla provinciale.